Tag: Music & Media Press
DannyZ e Lortex, un incontro istintivo che diventa canzone
Ci sono collaborazioni che seguono percorsi prevedibili: il confronto dei numeri, l’incastro delle fanbase, la lettura dei dati. E poi ce ne sono altre che si accendono senza interessi o strategie, in uno spazio laterale del music biz, in un DM che cambia la direzione di un pezzo. “Ti cerco ancora” nasce così: DannyZ invia una demo; Lortex risponde
Quando sapere tutto non evita il danno: il nuovo brano di LUVI intercetta un fenomeno diffuso
Il vero ricatto del presente è la conoscenza. Abbiamo la grammatica esatta per definire ogni male – relazione tossica, dipendenza affettiva, gaslighting, ghosting – ma se sapere non salva, si trasforma in una condizione di condanna a rimanere. L’individuo dispone della diagnosi perfetta, ma vi è un’ostinata permanenza nel danno, una zona franca dove la
Il rap che rifiuta la distanza di sicurezza: “Soldato” è un j’accuse senza filtri
«Se ci fosse tuo figlio lì in mezzo non premeresti il bottone»«Pronto a morire per i miei ideali ma non per lo stato che non mi dà un ca**o» La prima immagine è un bottone. E un dito che, in un mondo ideale, non dovrebbe premerlo mai. Visto da lontano è strategia militare. Da vicino,
Niente autotune, niente editing: Matilde sceglie la verità del suono vivo
«Ciao, sono Matilde. E questo è il mio modo elegante per dire “Mi hai distrutta”.Sì, ma almeno ci ho fatto un EP». Con queste parole, tratte da “Fiori (0)”, Matilde, all’anagrafe Matilde Montanari, vincitrice de I Visionatici 2025, apre “Grazie per il trauma (live session EP)”, il suo primo progetto discografico composto da cinque brani inediti registrati interamente
“Trasparente” di Sara J Jones: un viaggio tra contrasti che diventano elementi di riconoscimento
«Essere trasparenti non vuol dire essere vuoti. É avere il coraggio di farsi vedere per ciò che si è davvero. Di non nascondere le crepe, le paure, i desideri. La trasparenza non è debolezza, è verità. (…..) È togliere il filtro, è mettersi davanti uno specchio. Uno specchio, il mio specchio, nel quale potete riconoscervi
La pausa discografica come laboratorio invisibile: il metodo che ha guidato Josten fino a “Instabile”
C’era una stanza piena di bozze, file non chiusi e appunti scritti nelle notti in cui la voce era solo un filo spezzato da ansie e paure. Un territorio dove Josten è rimasto per mesi, cercando un punto fermo mentre la quotidianità perdeva quota e ogni minuto trascorso sembrava scorrere senza un obiettivo, senza una direzione. “Instabile”,
Il pianto come atto possibile: il nuovo singolo di Cyrus e Briga apre un varco nel discorso sulla fragilità maschile
Roma che si riempie di lacrime, un treno sotto la pioggia, il rosso del semaforo che ti ferma in mezzo alla città come se dovessi restare immobile, a guardare tutto da fuori. “Fragile”, il nuovo singolo di Cyrus e Briga per Daylite è la storia di un uomo che piange e non trova un posto dove farlo senza sentirsi fuori luogo. La
L’Italia non aveva ancora un caso così: GIVO e l’identità vocale costruita con una voce generata dal timbro reale
Una nuova generazione di artisti, negli ultimi tempi, sta rinegoziando il rapporto con la propria voce: non solo metaforicamente, ma anche in senso letterale. GIVO, autore reggiano attivo nella scena da diversi anni, è tra i primi a trasformare questo passaggio in un processo creativo concreto, utilizzando una voce generata tramite intelligenza artificiale modellata sul proprio timbro
IBLA mette a nudo il momento in cui una donna riconosce il copione e lo interrompe, partendo dalle spose bambine
Una ragazza di sedici anni, promessa a un uomo che non ha scelto, il destino già scritto da altri, il silenzio come unica lingua concessa. Non è una scena d’archivio etnografico, è un’immagine antica che torna a bussare, ruvida come la pietra, alle porte della contemporaneità. Ed è il punto di partenza di “Rituale”, il
Il collasso silenzioso dell’era iper-digitale diventa musica: arriva “Dimmelo” di Raffaele Poggio
Un uomo, il suo telefono fuso al volto, come se l’interfaccia fosse diventata pelle, anagrafe. Lo sguardo smarrito in un’arena digitale dove nessuno ascolta nessuno. Si apre così “Dimmelo”, il nuovo singolo di Raffaele Poggio per Orangle Records/Mendaki Publishing. Una diagnosi istantanea del tempo in cui la conversazione pubblica è ridotta allo scontro, l’empatia scade a seccatura, intralcio,